“Liber@mente Connessi”, Centro Lilith in strada e nelle scuole contro il bullismo

Mercoledì 29 giugno 2022, di fronte alla sede delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli in via XX Settembre, il Centro Aiuto Donna Lilith ha inaugurato lo sportello mobile in contrasto al bullismo del progetto “Liber@mente Connessi”, che ha ricevuto il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia.

Un importante taglio del nastro alla presenza della Ministra Elena Bonetti, di numerose istituzioni dall’Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore, di associazioni del territorio, forze dell’ordine, di Anpas Toscana e della squadra di operatrici del centro antiviolenza.

Qui la notizia dell’inaugurazione

“Liber@mente Connessi” nelle scuole e fuori tra i giovani: il progetto

Se da fuori può sembrare un’ambulanza, è ciò che contiene ed il suo scopo ad essere innovativo. Riconoscibile dal suo logo creato ad hoc, l’ambulatorio su quattro ruote di “Liber@mente Connessi” allestito per l’accoglienza e accessibile anche da persone con disabilità, farà tappa in luoghi strategici del territorio, abitualmente frequentati dai giovani, per offrire consulenze gratuite tenute dal personale qualificato del centro antiviolenza.

“Liber@mente Connessi” è un progetto di ampio respiro, che ha ricevuto un contributo di 116.400 euro dal Dipartimento per le politiche della famiglia, attivo nel territorio di riferimento dei 15 Comuni delle due Società della Salute Valdarno Inferiore ed Empolese Valdelsa. L’evoluzione delle tecnologie, del multimediale e delle nuove modalità comunicative fra i giovani hanno modificato negli ultimi anni le caratteristiche delle relazioni fra le persone, introducendo nuovi aspetti e nuove pratiche di violenza tra pari. Per questo “Liber@mente Connessi” si rivolge anche alle scuole e si pone l’obiettivo di sensibilizzare, informare e formare le persone adulte che gravitano intorno ai giovani, ovvero famiglie e docenti, e i ragazzi stessi su come riconoscere e prevenire fenomeni quali bullismo, cyberbullismo, sexting o revenge porn, e sviluppare comportamenti positivi di contrasto. Oltre allo sportello itinerante, il progetto permetterà dunque a Lilith di intervenire con incontri in ventuno classi di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, svolgendo per ciascuna classe quattro incontri dalla durata di due ore. Un percorso già avviato durante l’anno scolastico 2021-2022 con tutte le classi prime dell’Istituto di Istruzione Superiore Checchi di Fucecchio e che proseguirà coinvolgendo altri istituti dal settembre prossimo.

Fuori dalle mura scolastiche, oltre ai banchi di scuola, giovani e adulti potranno trovare ascolto allo sportello itinerante. Una sperimentazione avviata sui Comuni dell’Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore che parte dal presupposto che i bisogni debbano essere intercettati anche in situazioni non formali e non solo nelle sedi istituzionali, quali quelle scolastiche. Il punto mobile avrà dunque come obiettivo quello di intercettare ragazzi e ragazze, nonché le loro famiglie, incontrandoli in ambienti informali. La metodologia di intervento è assimilabile a quella degli “operatori di strada”. Verrà infatti svolta un’attività di prevenzione ed avvicinamento in favore di quei soggetti che difficilmente si rivolgerebbero ad uno sportello scolastico o alle Associazioni, perché non sono a conoscenza del servizio o perché hanno difficoltà oggettive (negli spostamenti o nel raggiungimento delle sedi) o soggettive (indecisione, paure o pregiudizi).

I punti di ascolto saranno ben visibili per la popolazione (posizionati in luoghi strategici come supermercati, le principali piazze, impianti sportivi) e permetteranno di divulgare informazioni sui principali servizi di supporto per le vittime (Associazioni, Forze dell’Ordine, Servizi Sociali, Consultori ecc) e di offrire una prima analisi della domanda e proporre importanti indicazioni. Tali punti informativi possono rappresentare un importante risorsa anche a livello indiretto, agganciando cioè non le vittime dirette, ma amici, parenti o conoscenti dei minori destinatari dell’intervento, in modo che possano ricevere informazioni utili rispetto alle modalità di supporto.

“Liber@mente Connessi” si inserisce nel più ampio calendario, in via di sviluppo, per celebrare i 20 anni del Centro Aiuto Donna Lilith, centro antiviolenza delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli operante dal 2002, che fornisce alle donne e ai minori che subiscono violenza supporto psicologico, consulenza legale, accoglienza 24 ore su 24 e protezione quando l’incolumità della donna è fortemente a rischio. A questo scopo dispone di tre Case Rifugio ad indirizzo segreto, due case per accoglienza in emergenza e di tre Case di seconda accoglienza per ospitare quei nuclei familiari per i quali, una volta fuoriusciti da un percorso di protezione, si rende necessario rielaborare un progetto di semiautonomia. Fornisce servizi di prima accoglienza e ascolto presso 13 sportelli operanti dal 2012 su tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore.

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