“Liber@mente Connessi”, sportello mobile contro il bullismo inaugurato con la Ministra Elena Bonetti

Il progetto, realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia, consentirà al Centro Lilith di intervenire nelle scuole del territorio e di intercettare i bisogni dei giovani, grazie allo sportello su quattro ruote

Importante taglio del nastro oggi per il Centro Aiuto Donna Lilith, centro antiviolenza delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino. Alla presenza della Ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti è stato inaugurato lo sportello itinerante per il contrasto al bullismo del progetto “Liber@mente Connessi”, realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia.

Presenti inoltre in via XX Settembre a Empoli, di fronte alla sede dell’associazione, Eleonora Gallerini presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite, Valentina Torrini Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Empoli, Maya Albano coordinatrice del Centro Aiuto Donna Lilith, numerose istituzioni e associazioni del territorio, forze dell’ordine, il presidente di Anpas Toscana Dimitri Bettini e la squadra di operatrici del centro antiviolenza.

Una ricca ed intensa mattinata, che ha preso il via con un’altra inaugurazione targata Soroptimist International Valdarno Inferiore di “Una stanza tutta per sé”. Realizzato all’interno dei locali delle Pubbliche Assistenze Riunite, l’ambiente consentirà a donne vittime di violenza e abusi di incontrare le forze dell’ordine in un luogo dotato di tutti i comfort.

Alle ore 11 ha preso ufficialmente il via la pagina dedicata a “Liber@mente Connessi”, con il convegno “I rischi nell’utilizzo delle tecnologie tra gli adolescenti” tenuto da Beatrice Palchetti e Lorella Giglioli, rispettivamente Avvocata e Psicologa del Centro Aiuto Donna Lilith.

L’inaugurazione di “Una stanza tutta per sé”

Infine alle ore 12 lo sportello itinerante in contrasto al bullismo, che trova casa nel nuovo mezzo del Centro Lilith, è stato inaugurato dalla Ministra Bonetti, dalle Pubbliche Assistenze di Empoli alla presenza di sindaci e assessori da più Comuni dell’Empolese Valdelsa.

Ministra Elena Bonetti, Presidente Centro Lilith Eleonora Gallerini e Valentina Torrini Assessora Comune di Empoli

“È una giornata importante, che segna l’impegno costante e incisivo di questo territorio nel rapporto tra le istituzioni territoriali, il terzo settore e il mondo del volontariato per contrastare ogni forma di violenza – ha affermato la Ministra alle Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti – quella contro le donne, con il rafforzamento nel centro di aiuto che da anni opera a sostegno delle donne e dei loro figli vittime di violenza e anche l’inaugurazione di un nuovo e innovativo ambulatorio mobile per contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo, che soprattutto nelle nuove generazioni sta diventando una nuova forma di violenza, che richiede tempestività ma anche capacità di ascolto. Oggi ho colto la qualità di una comunità che sa davvero farsi prossima, sa costruire reti territoriali che sono necessarie e fondamentali per contrastare qualsiasi forma di discriminazione e violenza”.

Un onore ricevere la visita della Ministra, per il Centro Aiuto Donna Lilith e per tutte le istituzioni presenti. “Lo consideriamo anche un riconoscimento dell’importanza del lavoro che in questi 20 anni ha fatto il Centro Lilith, di quello che continua a fare la Pubblica Assistenza e anche della vicinanza del Governo a chi fa innovazione nelle iniziative di contrasto dal basso a tutte le forme di violenza” ha dichiarato il senatore Dario Parrini, presente all’inaugurazione. “La violenza maschile contro le donne è assolutamente la più grave ma purtroppo non è la sola, quella del bullismo è una minaccia molto seria alla coesione delle nostre comunità, al benessere delle nuove generazioni e dunque è necessario tenere molto alto il livello di guardia. Lo si fa con iniziative come “Liber@mente Connessi” e avere l’appoggio del Governo nazionale è uno sprone ad andare avanti”.

“Siamo veramente orgogliose del nostro Centro Aiuto Donna Lilith, si contraddistingue in ogni momento, sempre pronto a leggere i bisogni del territorio e a darne risposte efficaci. Questo è un esempio – afferma l’Assessora del Comune di Empoli Valentina Torrini riferendosi allo sportello mobile di “Liber@mente Connessi” – sarà un mezzo che sarà collocato presso i centri di interesse dove i giovani potranno trovare un aiuto vero, da parte di professionisti che sapranno raccogliere le esigenze e rispondere alle necessità”.

“In Liber@mente Connessi centrale è il lavoro nelle scuole – dichiara la Coordinatrice del Centro Lilith Maya Albano – ci permette di lavorare sugli aspetti che riguardano il riconoscimento dell’altro, andando a favorire relazioni basate sul rispetto e sensibilizzare i giovani sull’uso delle tecnologie, in riferimento a cyberbullismo e alla diffusione di materiale sensibile. L’aspetto maggiormente innovativo è lo sportello itinerante che fornirà consulenze gratuite non solo ai giovani ma anche agli adulti. Possiamo affermare che sul nostro territorio è presente una fortissima sensibilità sui temi del contrasto alla violenza sulle donne, sui minori e tra pari – prosegue Albano – non emergono particolari criticità e si riesce ad intervenire preventivamente. Si registra tuttavia da parte dei giovani una scarsissima consapevolezza sulle tematiche del bullismo e cyberbullismo e sulle implicazioni anche giudiziarie rispetto ai comportamenti che mettono in atto, che spesso configurano dei reati”.

“È stata per noi una bellissima giornata – ha concluso infine Eleonora Gallerini, presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite e del Centro Aiuto Donna Lilith – la presenza della Ministra Bonetti è stato un enorme riconoscimento per quello che facciamo da vent’anni, compiuti quest’anno. Da molto tempo portiamo avanti interventi di sensibilizzazione nelle scuole, ma con “Liber@mente Connessi” riusciremo a fare ancora di più. Il nuovo mezzo ci vedrà in strada, laddove ci sia bisogno di intervenire, di essere presenti per i ragazzi, per le famiglie e per chiunque debba affrontare una situazione di bullismo”.

“Liber@mente Connessi” nelle scuole e fuori tra i giovani, grazie allo sportello mobile: il progetto

Se da fuori può sembrare un’ambulanza, è ciò che contiene ed il suo scopo ad essere innovativo. Riconoscibile dal suo logo creato ad hoc, l’ambulatorio su quattro ruote di “Liber@mente Connessi” allestito per l’accoglienza e accessibile anche da persone con disabilità, farà tappa in luoghi strategici del territorio, abitualmente frequentati dai giovani, per offrire consulenze gratuite tenute dal personale qualificato del centro antiviolenza.

“Liber@mente Connessi” è un progetto di ampio respiro, che ha ricevuto un contributo di 116.400 euro dal Dipartimento per le politiche della famiglia, attivo nel territorio di riferimento dei 15 Comuni delle due Società della Salute Valdarno Inferiore ed Empolese Valdelsa. L’evoluzione delle tecnologie, del multimediale e delle nuove modalità comunicative fra i giovani hanno modificato negli ultimi anni le caratteristiche delle relazioni fra le persone, introducendo nuovi aspetti e nuove pratiche di violenza tra pari. Per questo “Liber@mente Connessi” si rivolge anche alle scuole e si pone l’obiettivo di sensibilizzare, informare e formare le persone adulte che gravitano intorno ai giovani, ovvero famiglie e docenti, e i ragazzi stessi su come riconoscere e prevenire fenomeni quali bullismo, cyberbullismo, sexting o revenge porn, e sviluppare comportamenti positivi di contrasto. Oltre allo sportello itinerante, il progetto permetterà dunque a Lilith di intervenire con incontri in ventuno classi di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, svolgendo per ciascuna classe quattro incontri dalla durata di due ore. Un percorso già avviato durante l’anno scolastico 2021-2022 con tutte le classi prime dell’Istituto di Istruzione Superiore Checchi di Fucecchio e che proseguirà coinvolgendo altri istituti dal settembre prossimo.

Fuori dalle mura scolastiche, oltre ai banchi di scuola, giovani e adulti potranno trovare ascolto allo sportello itinerante. Una sperimentazione avviata sui Comuni dell’Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore che parte dal presupposto che i bisogni debbano essere intercettati anche in situazioni non formali e non solo nelle sedi istituzionali, quali quelle scolastiche. Il punto mobile avrà dunque come obiettivo quello di intercettare ragazzi e ragazze, nonché le loro famiglie, incontrandoli in ambienti informali. La metodologia di intervento è assimilabile a quella degli “operatori di strada”. Verrà infatti svolta un’attività di prevenzione ed avvicinamento in favore di quei soggetti che difficilmente si rivolgerebbero ad uno sportello scolastico o alle Associazioni, perché non sono a conoscenza del servizio o perché hanno difficoltà oggettive (negli spostamenti o nel raggiungimento delle sedi) o soggettive (indecisione, paure o pregiudizi).

I punti di ascolto saranno ben visibili per la popolazione (posizionati in luoghi strategici come supermercati, le principali piazze, impianti sportivi) e permetteranno di divulgare informazioni sui principali servizi di supporto per le vittime (Associazioni, Forze dell’Ordine, Servizi Sociali, Consultori ecc) e di offrire una prima analisi della domanda e proporre importanti indicazioni. Tali punti informativi possono rappresentare un importante risorsa anche a livello indiretto, agganciando cioè non le vittime dirette, ma amici, parenti o conoscenti dei minori destinatari dell’intervento, in modo che possano ricevere informazioni utili rispetto alle modalità di supporto.

“Liber@mente Connessi” si inserisce nel più ampio calendario, in via di sviluppo, per celebrare i 20 anni del Centro Aiuto Donna Lilith, centro antiviolenza delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli operante dal 2002, che fornisce alle donne e ai minori che subiscono violenza supporto psicologico, consulenza legale, accoglienza 24 ore su 24 e protezione quando l’incolumità della donna è fortemente a rischio. A questo scopo dispone di tre Case Rifugio ad indirizzo segreto, due case per accoglienza in emergenza e di tre Case di seconda accoglienza per ospitare quei nuclei familiari per i quali, una volta fuoriusciti da un percorso di protezione, si rende necessario rielaborare un progetto di semiautonomia. Fornisce servizi di prima accoglienza e ascolto presso 13 sportelli operanti dal 2012 su tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore.

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